1994-1996 Stanze da letto
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La stanza al letto è per Bordin metafora dello stratificarsi della consapevolezza esistenziale e della volontà/necessità di un ascolto che adotta il ritmo segnico teso e ansimante delle più profonde ragioni dell' essere. L'artista rinnova così l'attenzione a un luogo come teatro e come testimonianza dell'esistenza, e a tempo stesso come ‘forma' di esistenza.
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E' pertanto alla modulazione del segno e della luce che si deve guardare per cogliere le varianti nel ciclo tematico di Bordin, come elementi di un racconto, di un'indagine ricognitiva esistenziale, entro cui si intrecciano e si dipanano sentimenti diversi: senso di disfacimento, di dissolvimento, di morte, luce di resurrezione, senso di abbandono, di fuga nel sogno, di solitaria immersione nella memoria nostalgica, onirica e sensitiva; riascolto delle energie, desiderio di espansione dei sensi, di vibrazione intima, di riscatto morale - se non ancora fisico - dalle panie di una condizione umana piena di incertezze, di insicurezze.
Giorgio Segato (1996)
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Letto sfatto, 1995, olio su tela, 80x95 cm |
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La stanza del fotografo, 1995, olio su tela, 90x130 cm |
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Ragazza su letti accostati, 1996, olio su tela, 120x150 cm |
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